Criptovaluta su cui Investire? Le Migliori 5 del 2022

L’esplosione e la risonanza pazzesca che le criptovalute hanno avuto negli ultimi anni sono la conseguenza della grande mole di persone che si è recentemente avvicinata al mondo della finanza. 

Seppur di solito guardiamo con diffidenza alle mode di mercato, non possiamo fare altro che alzare le mani dinanzi ad un fenomeno di tale portata e ammettere che le criptovalute sono davvero un qualcosa fuori dall’ordinario. 

Basti pensare che investendo 1.000$ in Bitcoin all’inizio del 2014 avreste avuto un guadagno di circa 200.000,00$ (quotazione di marzo 2021).  

» Le nostre opinioni sul trading online « 

Ancor più eccezionale è il fatto che, secondo molti esperti del settore, l’universo delle cripto è tuttora in forte espansione e, pertanto, le possibilità dietro l’angolo sono inimmaginabili per noi comuni mortali. 

Al di là della speculazione finanziaria, infatti, il loro valore è dato dalla tecnologia che vi è alla base: nuovi modi di ideare e strutturare contratti di business tra aziende e sistemi virtuali di pagamento decentralizzati sono solo alcuni degli utilizzi potenziali e rivoluzionari che le criptovalute mirano ad implementare, ottimizzare e diffondere. 

Oramai esistono tante criptomonete, probabilmente troppe. Bisogna dunque saper distinguere le monete digitali valide da quelle che, invece, vengono create con l’unico scopo di lucrare sulle spalle degli investitori.  

Per risolvere i dubbi e chiarire le indecisioni che tormentano i trader alle prime armi che desiderano comprare i crypto-asset, abbiamo selezionato e analizzato le migliori criptovalute su cui investire oggi (alcune emergenti, altre ben consolidate): 

  • Bitcoin 
  • Ethereum 
  • Litecoin 
  • Cardano 
  • Dogecoin

Vediamole una ad una. 

» Ecco le regole d’oro da seguire per investire in criptovaluta e guadagnare « 

CRIPTOVALUTA SU CUI INVESTIRE: BITCOIN

L’iconicità del Bitcoin proviene sin dagli albori, essendovi un vero e proprio mito sulla sua creazione.  

Nel 2008 un certo Satoshi Nakamoto, figura ideatrice della criptomoneta probabilmente fittizia, pubblicò un articolo in cui descriveva dettagliatamente sia la valuta Bitcoin che la blockchain.  

» Come funziona Bitcoin? « 

Pian piano il BTC (Bitcoin) ha acquisito popolarità tra gruppi di persone sempre più vasti ed influenti, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove rappresenta un assoluto culto dei mercati finanziari. 

BITCOIN: QUAL È IL VALORE REALE? 

Ciò che molti si domandano, però, è quale sia il valore effettivo e reale del Bitcoin. 

Come anticipato in fase introduttiva, per capire meglio cosa vi è dietro bisogna analizzare la tecnologia che dà valore alla valuta digitale. 

La blockchain rappresenta infatti la spina dorsale del BTC: le transazioni effettuate con la criptomoneta (gli acquisti di beni e servizi sono protetti da un alto tasso di anonimato) sono contenute e registrate in dei blocchi collegati tra loro (blockchain appunto) da un sofisticato sistema di crittografia e devono essere approvate e “firmate” usando una chiave privata alfanumerica (in possesso solo del detentore della moneta e generata da processi crittografati. Ad essa corrisponde un indirizzo pubblico, ma anonimo, composto da un numero di caratteri tra i 25 e i 36) complessa e pressoché impossibile da copiare o falsificare. Successivamente, le transazioni firmate vengono verificate e, se idonee, confermate dai nodi indipendenti del network in cambio di nuove monete BTC (“mining”; ne parliamo meglio dopo) e una commissione (fee) sulle operazioni ascoltate e inserite nel blocco in validazione.

» In cosa consiste il mining di Bitcoin? « 

bitcoin valore reale

Tutto l’ecosistema di creazione della cripto e di convalida delle operazioni è decentralizzato e senza il controllo di un ente unico che ne regola il funzionamento, formando di conseguenza un’alternativa alla valuta tradizionale gestita in modo centralizzato dalle banche e dai Governi. 

» Approfondite qui cos’è la blockchain di Bitcoin « 

BITCOIN: COSA INFLUISCE SUL PREZZO 

Seppur la tecnologia sia cruciale e fornisca valore intrinseco all’asset, la quotazione è influenzata, come per la valuta normale, dalla legge della domanda e offerta (se la domanda sale il prezzo aumenta e viceversa). 

Essendo che il numero di BTC generabili è limitato a 21 milioni (finora ne sono stati creati circa 18,5 milioni; si stima che in meno di 30 anni verranno generate praticamente tutte le restanti monete) e che uno dei principi fondamentali dell’economia stabilisce che la scarsità d’offerta di un bene ne fa crescere il valore quando lo stesso è richiesto, si capiscono i motivi per i quali, alla luce e nella prospettiva di utilizzi futuri maggiormente importanti, il prezzo sia andato e possa andare ancor di più alle stelle. 

» Ecco come comprare Bitcoin in modo intelligente « 

Le istituzioni finanziarie iniziano a strizzare l’occhio al mondo delle criptovalute. Parimente, aziende della portata di Tesla e Amazon stanno valutando di entrare nel circuito del Bitcoin. 

elon mask tesla

Diversi analisti, difatti, non escludono che un singolo BTC possa arrivare a valere mezzo milione di dollari – se non di più – quando il suo utilizzo verrà del tutto sdoganato.  

Inoltre, nel momento in cui la moneta inizierà a circolare tra un numero maggiore di persone, si suppone che la tanto odiata variabilità del prezzo tenderà a diminuire, in quanto ad oggi un gran ammontare di BTC è in mano ad investitori istituzionali e big players che caricano e scaricano le proprie posizioni per speculare, rendendone così instabile il valore (tuttavia, vogliamo sottolineare che la volatilità può essere fonte di guadagno). 

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Ciò che è certo è che nel 2023 il Bitcoin è la cripto con la capitalizzazione più alta di mercato, testimoniandone l’importanza e la popolarità tra gli investitori. 

Come detto, molti si interrogano sul reale valore del BTC, continuando a prediligere la valuta fiat (ossia tradizionale, come il dollaro e l’euro). Ad ogni modo, vogliamo farvi notare che, pur essendo garantite dagli Stati, il valore del dollaro è puramente convenzionale, poiché la parità aurea è cessata decenni fa (una moneta fiat non è supportata da nessuna riserva di materia prima, ma ha valore solo per la fede che gli individui ripongono nel sistema monetario). 

Anzi, mentre il dollaro può essere stampato in quantità massive dalla banca centrale americana (la storia recente ci insegna proprio questo con il QE), il numero di BTC è limitato e, pertanto, non svalutabile dalle politiche economiche inflazionarie degli Stati. 

BITCOIN: QUANTO SI GUADAGNA INVESTENDO IN BTC? 

La speculazione sul BTC dura da anni e, probabilmente, ha creato un numero sbalorditivo di nuovi milionari più di qualsiasi altra cosa negli ultimi decenni.  

» Scoprite come giocare in Borsa online al meglio delle vostre possibilità « 

Basti pensare che, se aveste investito un singolo dollaro nel 2009 in BTC, nel 2021 la vostra posizione sarebbe valsa circa 78 milioni di dollari (quotazione marzo 2021; ancor di più a novembre). 

Possiamo anche considerare orizzonti temporali maggiormente ragionevoli senza variare l’incredibilità della performance finanziaria. 

All’inizio del 2014 un BTC valeva intorno ai 300$: un investimento accessibile a tutti di soli 1.000$, dunque, a marzo 2021 avrebbe avuto un valore di 201.925$.

guadagni investire bitcoin

Per sua natura, caratteristiche e volatilità attuale, riteniamo che il Bitcoin si presti perfettamente sia a strategie di trading di breve periodo che ad investimenti a lungo termine. 

» Per informazioni più dettagliate su come guadagnare con i Bitcoin vi invitiamo ad approfondire il nostro articolo “Come Investire in BTC « 

BITCOIN: È IL NUOVO ORO?  

L’oro ricopre storicamente il ruolo di protezione contro l’inflazione (svalutazione del valore reale e del potere d’acquisto di una valuta) e contro i periodi di crolli di altre asset class (come azioni e obbligazioni), grazie alla scarsità di risorse disponibili.  

» Leggete la nostra guida su come investire in oro « 

I Governi possono stampare grossi quantitativi di moneta (il che, nei modelli economici tradizionali, genera inflazione), ma le aziende minerarie non possono di certo inondare il mercato di lingotti d’oro a loro piacimento 

criptovaluta su cui investire

Il BTC esercita del fascino proprio per il medesimo motivo, poiché, come anticipato, il numero massimo di valuta digitale circolante è limitato e si esaurirà più rapidamente di quanto farà il famoso metallo giallo. 

Gli investitori in oro e in Bitcoin hanno visioni simili sull’andamento dell’economia globale. Entrambe le categorie, infatti, ritengono vi siano gravi problemi circa la sostenibilità del sistema monetario tradizionale centralizzato, il quale, essendo afflitto da un’enorme mole di debito, gioverebbe tantissimo di una spinta inflazionaria costante (l’inflazione riduce il valore reale del debito). 

In altre parole, entrambe credono che la valuta fiat valga poco o niente in realtà e cercano soluzioni alternative per conservare e accrescere la propria ricchezza. 

Per ora, tuttavia, il BTC più che come una valuta in senso stretto (e quindi più che come una riserva di valore), si comporta da ibrido tra una moneta e un asset oggetto di speculazione.  

Per far sì che il Bitcoin diventi una riserva di valore a tutti gli effetti (parimente all’oro) vi è bisogno di maggiore stabilità, mentre ad oggi il mercato delle cripto è ancora molto volatile. 

L’importanza come riserva di valore e la sua stabilità potrebbero ciononostante crescere a dismisura qualora i big player del sistema economico-finanziario – come le istituzioni e aziende della portata di Amazon, Tesla e Apple  ne appoggiassero l’utilizzo come vera valuta su cui puntare per i progetti futuri dell’umanità. 

Essendo che il ruolo principale del BTC è quello di mezzo di compravendita (contrariamente ad altre crypto e blockchain che hanno anche scopi diversi), il suo sdoganamento come metodo di pagamento alternativo potrebbe davvero rivoluzionarne la centralità a discapito dell’oro, dal momento che: 

  • Ha costi inferiori di gestione (non vanno stipulate assicurazioni o acquistati depositi) 
  • Non va necessariamente trasportato e conservato fisicamente 
  • Né l’oro né il BTC hanno una relazione diretta con il quantitativo circolante di dollari americani 
  • Sia l’oro che il Bitcoin hanno valore solo per convenzione umana: anche se potete toccare l’oro, la sua utilità effettiva è nulla 
  • Al netto di tutto, l’estrazione e la lavorazione dell’oro ha un impatto sociale ed ambientale più gravoso di quello del Bitcoin 

BITCOIN: PERCHÉ NON LO USIAMO ANCORA QUOTIDIANAMENTE? 

Perché recentemente sono stati posti dei dubbi sulla sostenibilità ambientale del Bitcoin. Il “mining” di BTC (ovvero la creazione della valuta) consiste nella soluzione di complessi problemi matematici di hash crittografico. 

Il protocollo usato dal sistema decentralizzato del Bitcoin si chiama “Proof of Work” (PoW) e fa affidamento su calcolatori molto potenti al fine di trovare la soluzione ai suddetti problemi (ossia creare un collegamento crittografato tra i blocchi della blockchain che permetta alle transazioni di proseguire; in altre parole, un nuovo blocco della catena) e generare (tramite mining – in italiano potremmo ricondurre “minare” a “trovare”) così una ricompensa per il lavoro effettuato: i Bitcoin.  

Nel 2009, quando fu lanciata la moneta virtuale, ciascun blocco creato dava 50 BTC come premio, ma il numero è programmato per dimezzarsi del 50% ogni quattro anni (il cosiddetto “halving”). Ad oggi ci sono stati tre dimezzamenti e, quindi, ogni blocco produce 6,25 BTC (si stima che in 30 anni verranno minati quasi tutti i token; si raggiungerà però la totalità dei 21 milioni di BTC soltanto nel 2140). 

Il problema matematico può essere risolto solo per tentativi e il primo miner (minatore) che trova la soluzione si aggiudica la ricompensa. Dal momento che è diventato sempre più difficile da risolvere man mano che nuovi BTC sono stati prodotti, la forza di calcolo richiesta, così come l’energia necessaria, aumenta continuamente. Basti pensare che il mining delle monete ha lo stesso fabbisogno energetico di Stati come la Svezia e la Malesia.  

Le ripercussioni ambientali vengono aggravate dal fatto che i miner spesso producono i BTC in Paesi dove l’energia costa poco ma deriva da fonti altamente inquinanti (come nel Medio Oriente). 

Questo potrebbe essere un problema per la diffusione del Bitcoin (come dichiarato da Elon Musk nel 2021). Ciononostante, la produzione di BTC può fare affidamento sulle energie rinnovabili e, pertanto, la spinosa tematica climatica potrà essere sicuramente alleviata e migliorata in un futuro non lontano 

Al contrario, esistono già oggi criptovalute più “green” e le tratteremo a breve. 

» Investire in Solana conviene? « 

CRIPTOVALUTA SU CUI INVESTIRE: ETHEREUM

ethereum-logoCreata nel 2013 dal genio russo Vitalik Buterin, Ethereum, come qualsiasi altra blockchain, è un database (ledger o registro) di informazioni progettato per essere impenetrabile. Ether (ETH) – l’altcoin più grande (con la maggiore capitalizzazione di mercato) e di valore che vi sia – contrariamente a quel che si possa pensare, è il vero nome della criptovaluta usata per effettuare le transazioni sulla blockchain Ethereum. 

» Ecco come acquistare Ethereum « 

Come già detto, diversamente dai database tradizionali, le informazioni sulla blockchain sono organizzate sottoforma di una catena di blocchi di dati. 

Vi sono però delle differenze con la tecnologia di Bitcoin, in quanto Ethereum non fu ideata con lo scopo unico di sviluppare una criptovaluta. Infatti, Ether è stata solo una conseguenza naturale della struttura Ethereum, dal momento che rappresenta un mezzo di pagamento per i prodotti costruiti sulla blockchain, la quale, per dovere di cronaca, è la più utilizzata a livello globale. 

In altre parole, Ethereum ha ambizioni più variegate di Bitcoin, poiché mira ad essere una piattaforma per la programmazione (con proprio linguaggio informatico definito Security) di applicazioni e smart contract dove tutte le informazioni sensibili sono in totale sicurezza. 

ETHEREUM: I SUOI UTILIZZI 

In qualità di blockchain, Ethereum è un database decentralizzato su cui è possibile verificare, validare e registrare le transazioni. Il network può essere usato per creare, commercializzare ed utilizzare tipologie speciali di applicazioni (dapp), servizi finanziari e contratti intelligenti (smart contract), il tutto dietro pagamento nella criptovaluta Ether. 

» Conviene investire in Ethereum nel 2023? « 

La piattaforma della blockchain è open source e i suoi utenti pagano delle commissioni (dei costi di transazione) per usufruirne (sotto forma di ETH), le quali vengono chiamate “gas fee” (ad oggi Ethereum è ancora poco scalabile e operare sul suo ecosistema blockchain risulta abbastanza caro; la scalabilità è la capacità di processare un enorme numero di operazioni al secondo) poiché dipendono dal quantitativo di potenza computazionale richiesta (con l’aggiornamento denominato “London” sono stati introdotti cinque EIP, ossia Ethereum Improvement Proposal. Il più significativo è senza dubbio il EIP-1559, che mira a cambiare il sistema vigente sulla piattaforma. Mentre prima dell’upgrade gli utenti dovevano partecipare ad un’asta per stabilire quanto fossero disposti a pagare per la validazione della transazione, arrivando anche a costi molto elevati, con l’EIP-1559 l’importo è cablato su un “base fee” – commissione base – che può poi oscillare al variare del traffico momentaneo sul network. Inoltre, una fetta di ogni operazione approvata viene “bruciata”, o meglio ritirata, in base alla fee e, di conseguenza, così farà una parte di ETH, sostenendo dunque verso l’alto il prezzo nel lungo periodo a causa del minor numero di moneta circolante, che di per sé non è limitato come il BTC. Pertanto, maggiore la congestione – tranquillamente visionabile sul web -, più alte saranno le fee e le quantità di ETH bruciate, portando a rilevanti effetti deflattivi – positivi per i detentori di moneta).

Lo scopo originale di Ethereum è quindi permettere agli sviluppatori di costruire e pubblicare (senza il rischio di frodi, furti, censure o interferenze da terze parti) contenuti come: 

  • Smart contract: contratti che vengono eseguiti e gestiti automaticamente dalla blockchain secondo gli accordi tra compratore e venditore, essendo scritti in linee di codice. Le transazioni sono tracciabili, anonime ed irrevocabili e non necessitano di un’autorità centrale regolatrice 
  • Dapp: applicazioni decentralizzate, tendenzialmente accessibili a tutti, che girano su network peer-to-peer (P2P, il sistema blockchain), contrariamente alle app convenzionali che si poggiano su server centralizzati. Il loro utilizzo va dal gaming alla finanza, fino ad arrivare alle scommesse e ad altri business online 

dapp

L’invulnerabilità agli attacchi hacker (dovuta in parte anche al costoso processo di validazione) ha aperto possibili scenari decisamente interessanti per Ethereum, in quanto la conservazione sicura di informazioni private garantita dalla piattaforma potrebbe adattarsi perfettamente a settori come la sanità e agli spogli elettorali. 

ETHEREUM: INNOVAZIONE PER L’AMBIENTE 

Attualmente, Ethereum fa affidamento sul medesimo sistema di validazione di Bitcoin, ossia il PoW. Ad ogni blocco vengono ad oggi minate 5 monete di ETH. 

Tuttavia, la piattaforma ha iniziato ad implementare una serie di innovazioni (“fork”) chiamate congiuntamente Ethereum 2.0 (successivamente, lo switch da ETH1 a ETH2 è stata definito come il passaggio dall’“execution layer” al “consensus layer”, ma la sostanza con cambia), in cui uno degli obiettivi fondamentali è la transizione verso il sistema Proof of Stake (PoS – upgrade Bellatrix).  

Il protocollo PoS seleziona dei “validatori” per raggiungere il “consenso” (l’aggiunta) del nuovo blocco nella blockchain, il quale viene forgiato (“forge”) e non più minato. 

pos ethereum

I validator approvano la validità di un’operazione impiegando una quota delle proprie disponibilità in criptovaluta sottoforma di garanzia (o collaterale – “collateral”; i token bloccati a deposito non possono essere spesi o scambiati). 

Il PoW, seppur molto sicuro, richiede un quantitativo di energia sempre maggiore man mano che i calcoli matematici diventano più complessi e che la competizione tra i miners per aggiudicarsi la criptovaluta aumenta.  

Questi, al fine di accrescere la capacità di calcolo e il numero di valuta digitale ottenibile come ricompensa, si sono riuniti in dei gruppi (mining farm o pool) che hanno a disposizione supercomputer e strutture incredibili.  

Tale fenomeno va contro il principio cardine delle blockchain, che è la decentralizzazione. 

Il PoS tenta di correggere il tiro e basa il proprio meccanismo per eleggere i validator anche su elementi randomici. Oltre alla casualità, altri fattori entrano in gioco come la grandezza e l’anzianità dello stake (monete) messo a deposito. 

Ogniqualvolta un nodo del network forgia un nuovo blocco l’anzianità (coin age) si va ad azzerare, impedendo difatti la centralizzazione del sistema. 

Il ruolo del validator è quello di monitorare e approvare le transazioni in essere nel nuovo blocco apponendo la propria firma digitale (nel “chain-based proof of stake” l’algoritmo seleziona in modo pseudo-randomico un validatore ad ogni slot temporale – ad esempio ogni dieci secondi – e gli assegna il diritto di creare un singolo nuovo blocco che deve essere legato a qualche blocco precedente; nel “BFT-style proof of stake” a più validator viene assegnato randomicamente il diritto di proporre nuovi blocchi, ma questi devono concordare tramite votazione su diversi turni, dove ogni voto è pesato sullo stake messo a deposito, se ciascuno di essi farà parte della catena). Successivamente, il blocco viene aggiunto alla blockchain. 

Contrariamente al PoW dove i miner vengono ricompensati da una nuova moneta in ammontari predeterminati, nei sistemi PoS i validator sono premiati con delle commissioni sulle operazioni validate (le reward sono pagate generalmente sotto forma di token della blockchain di riferimento – nuovi e non – e sono influenzate dal collaterale sottostante). Ovviamente, la piattaforma farà i suoi controlli sulla legittimità del tutto. 

Ancora, mentre la sicurezza nei PoW è data dall’incredibile quantità di risorse energetiche ed economiche necessarie per aggiungere un blocco alla catena, nel protocollo PoS è la posta in gioco dei validator a scoraggiare azioni fraudolente: le proprie criptovalute sono messe a deposito precauzionale per l’attività di validazione. Inoltre, qualora si compiano pratiche scorrette si perde immediatamente il diritto a divenire nuovamente validator in futuro. 

Infine, venendo meno il processo di mining nudo e crudo, l’impatto ambientale è infinitamente minore rispetto al sistema PoW perché la potenza computazionale richiesta per validare un blocco è sensibilmente inferiore. 

Una buona parte delle criptovalute che utilizzano la PoS iniziano vendendo monete pre-minate, oppure sfruttano l’algoritmo PoW in un primo momento e solo in seguito passano alla PoS (come intende fare Ethereum). 

Per diventare validator di ETH2, una volta finita la transizione verso il PoS, servono ben 32 Ether. Tuttavia, si possono avere ottimi profitti sullo staking anche disponendo di molti meno token. Si può infatti decidere di delegare il proprio diritto di voto a delle “staking pool”, ossia a dei gruppi di possessori della criptovaluta in questione, aumentando così le chance di essere selezionati per la validazione del blocco ed essere ricompensati. Questo è un concetto molto più democratico delle mining pool in quanto chiunque può parteciparvi e si viene pagati in base al proprio stake messo a deposito.

ETHEREUM: QUANTO SI GUADAGNA INVESTENDO IN ETH? 

ETH è la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato, dietro solamente al BTC.  

Anche la moneta di Ethereum si annovera tra gli investimenti caldi degli ultimi anni e, parimente al Bitcoin, ha attirato l’attenzione di tantissimi operatori di Borsa.  

Per fare un parallelismo con l’esempio riportato in precedenza, solo cinque anni fa un unico ETH valeva più o meno 10$, mentre nel 2021 ha raggiunto vette superiore ai 4.000,00$: una crescita spaventosa.

» Conviene fare trading? « 

guadagni investire in ethereum

Questo significa che, dati alla mano, con soltanto 10 monete (100$ totali) avreste potuto avere un ritorno di circa 40.000,00$. 

Alla luce delle sue applicazioni in settori ed industrie differenti, riteniamo che comprare ETH sia un investimento solido per il futuro, dal momento che, probabilmente, nemmeno riusciamo ad immaginare le potenzialità nascoste e la portata planetaria degli smart contract nella vita di tutti i giorni. 

» Come fare soldi in Borsa: una guida pratica « 

CRIPTOVALUTA SU CUI INVESTIRE: LITECOIN

litecoin logoLitecoin (LTC) è una criptovaluta creata nel 2011 da Charles Lee, un ex ingegnere Google laureato al MIT, che presenta molte similitudini con il Bitcoin. Parimenti ad esso, infatti, Litecoin è un network globale decentralizzato ed open source per i pagamenti online. 

Ad ogni modo, ci sono alcune differenze tecniche con il BTC. Pur usufruendo dello stesso approccio PoW, Lee ha sviluppato la criptovaluta con lo scopo di migliorare dei difetti del Bitcoin.  

Ad esempio, la velocità della generazione dei blocchi e della validazione delle transazioni effettuate è superiore rispetto a quella del suo fratello maggiore: il Litecoin è programmato per essere quattro volte più rapido.  

Il medesimo numero si ripete per quanto riguarda il limite di monete minabili: il tetto massimo di LTC è di 84 milioni. 

Pertanto, Litecoin gode di vantaggi in termini di velocità e facilità di acquisizione. 

Ad oggi, la ricompensa per la generazione dei blocchi ammonta a 12,5 LTC, ma la cifra si dimezza periodicamente e regolarmente. 

Anche il LTC ha registrato grandi performance finanziarie in tempi recenti. Infatti, se alcuni paragonano il Bitcoin all’oro, al LTC si associa il ruolo dell’argento, essendo una delle cripto più importanti al mondo per capitalizzazione di mercato.

investire su litecoin

Come mostra l’immagine, dai 60$ del 2018 il valore di una singola moneta ha raggiunto, a marzo 2021, la quotazione di 350$ circa. 

» Guadagnare con il trading: realtà o utopia? « 

CRIPTOVALUTA SU CUI INVESTIRE: CARDANO

cardano logoCardano è una blockchain decentralizzata di terza generazione che impiega già oggi un network PoS.  

La piattaforma fu inventata dal cofondatore del sistema PoW di Ethereum, Charles Hoskinson, il quale, essendo a conoscenza dei limiti del protocollo di validazione in termini di costi, impatto ambientale e lentezza procedurale, iniziò a sviluppare Cardano e la sua criptovaluta, chiamata Ada, nel 2015, per poi lanciarle ufficialmente nel 2017 (il numero massimo di monete circolanti è di 45 miliardi). 

Ouroboros, ovvero il protocollo di Cardano, è il primo sistema PoS funzionante e testato. Al momento, pertanto, rappresenta una valida alternativa ad Ethereum in quanto il potenziale applicativo è lo stesso, mentre la tecnologia che vi è dietro è un passo avanti poiché Ethereum sta attualmente affrontando la sua transizione verso il PoS. 

Gli utilizzi di Cardano sono: 

  • Programmazione ed uso di smart contract  
  • Servizi finanziari e bancari ai Paesi sprovvisti di sistemi centralizzati sviluppati 
  • Collezione e validazione di database dalle origini più disparate 
  • Gestione della filiera produttiva dalle aziende ai fornitori, fino ai consumatori finali

L’evoluzione della quotazione di ADA nell’ultimo anno è un qualcosa di prodigioso. Il prezzo, infatti, è arrivato a valere più di 2$ partendo da una base di pochi centesimi (anche meno di 0,04$ – ritorno del 4.900,00%). Pur non essendo più classificabile come emergente, pensiamo che Ada abbia ancora tanto da dare al settore.

investire su cardano

» Conviene investire in Cardano nel 2023? « 

CRIPTOVALUTA SU CUI INVESTIRE: DOGECOIN

Dogecoin_LogoDogecoin nasce per gioco nel 2013 per merito di alcuni sviluppatori che lavoravano presso Adobe e IBM e, ad oggi, vale decine di miliardi di dollari 

Sì, DOGE è una criptovaluta nata come meme. Se vi è mai capitato di vedere il logo (il Shibu Inu, il cane giapponese) vi sarà risultato probabilmente palese. 

Nonostante la sua natura originale, se guardiamo la performance di prezzo dell’ultimo anno (dal 2014 al 2021 il ritorno è del 32.000,00%) DOGE ci sembra tutto fuorché un gioco. 

» Quanto guadagna un trader? « 

La tecnologia di Dogecoin è molto simile a quella di Litecoin e Bitcoin; vi sono, tuttavia, due differenze decisamente importanti: 

  • Il quantitativo di monete minabili (usando il PoW) è illimitato 
  • L’algoritmo di validazione dei blocchi è incredibilmente veloce ed economico (il che aiuta a processare efficientemente le transazioni in criptovaluta) e, di conseguenza, l’attività di mining è sensibilmente più semplice rispetto a BTC e LTC (serve un solo minuto per approvare i nuovi blocchi) 

Ciò è sicuramente interessante, ma probabilmente quel che ha avvicinato la gran parte degli investitori alla cripto è la benedizione di Elon Musk, il celebre CEO di Tesla. 

Musk, che è anche amministratore di SpaceX (compagnia che mira a colonizzare Marte e a rendere i viaggi nello spazio una realtà quotidiana), infatti, ha annunciato che la società lavorerà con DOGE per quanto riguarda le missioni spaziali. 

L’eccentrico imprenditore (che è un rinomato amante delle criptovalute, nonché uno tra gli uomini più ricchi al mondo) nel 2019 aveva già incoronato Dogecoin la sua moneta preferita. 

dogecoin elon musk

DOVE INVESTIRE IN CRIPTOVALUTE?

Per investire online in criptovaluta avrete bisogno di iscrivervi ad una piattaforma che ve lo consenta. 

» Ecco quali sono le migliori piattaforme per il trading online « 

A questo punto, le scelte a disposizione sono due: 

  • Comprare la criptovaluta vera e propria 
  • Acquistare i CFD scritti sulle monete digitali: selezionando tale ipotesi sarete sicuri di investire in uno strumento finanziario affidabile ma complesso. La sua performance è perfettamente correlata all’andamento della cripto che preferite (BTC, ETH, ADA, etc.); in altre parole, guadagnerete se la valuta sottostante aumenta di valore. Cionondimeno, l’opzione potrebbe non essere adatta per gli investimenti a lungo termine a causa dei costi di overnight e del livello di leva finanziaria (un moltiplicatore dei risultati operativi)

Per noi tra le migliori piattaforme per criptovalute eToro svetta su tutte, dal momento che è l’unica nel business del brokeraggio online ad offrire l’opportunità di comprare realmente l’asset piuttosto che il CFD. Viceversa, qualora vogliate scommettere contro una certa moneta potrete venderla allo scoperto (ossia senza possederla in portafoglio: fare short selling) e avere dei profitti quando la sua quotazione diminuisce (le posizioni corte vengono aperte tramite CFD, come ovvio che sia, ma la leva può essere impostata su X1: è come se non vi fosse).

Investire su eToro è facilissimo: non dovrete conoscere tutti i tecnicismi delle criptovalute per poterle acquistare. 

Il broker è una società di trading online regolamentata dalla CySEC e, di conseguenza, essendo legalmente abilitata, svolge la propria attività nel rispetto delle leggi imposte dalle normative comunitarie e nazionali.  

» Sapevate che con eToro è possibile replicare le strategie di investimento di trader esperti? Approfondite l’argomento in “eToro CopyTrader” e nella recensione di eToro « 

Riteniamo ciò sia di fondamentale importanza, poiché molte piattaforme create unicamente per la compravendita di criptovalute non assicurano un tale livello di sicurezza. 

» Leggete le testimonianze sul trading online che abbiamo raccolto da investitori reali « 

Inoltre, sia per la natura delle criptovalute (che sono divisibili: si può acquistare meno di una moneta, ovvero una frazione di essa) che per le politiche del broker potrete iniziare ad investire nei token digitali con pochissimo! 

Con soli 50€, infatti, potete aprire un conto e comprare crypto della portata di BTC ed ETH (da dicembre 2021 bastano 10$). 

Infine, e non sono cose da poco, la lista di criptovalute su eToro è la più vasta tra quelle dei broker online maggiormente famosi ed è possibile mettere le proprie monete in staking così da guadagnare rendimenti periodici sulle posizioni in portafoglio.

Se credete nel progresso tecnologico e desiderate far parte di questo mondo non resta altro che registrarvi alla piattaforma 

Potete farlo rapidamente anche dal sito ufficiale del broker: www.etoro.com.

Il 79% degli account degli investitori retail presso questo provider perde denaro con il trading di CFD. Gli investimenti in cryptoasset sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi UE. Nessuna protezione dei consumatori. Potrebbero applicarsi delle tasse sui profitti. 

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