Come Comprare Bitcoin nel 2022

Innanzitutto, prima di comprare Bitcoin dovreste sapere che non è una vera e propria valuta. 

Una cripto è più un ibrido tra una valuta e un asset, specialmente per via della sua volatilità. 

Con il termine volatilità facciamo riferimento alla variabilità della quotazione secondo la quale è possibile convertire la propria ricchezza crypto in ricchezza convenzionale (in moneta fiat, ossia dollari, euro, etc.) e viceversa. 

Le oscillazioni di prezzo sono abbastanza normali in questo settore, essendo ancora giovanissimo. La prima transazione in BTC è stata effettuata nel 2010: due pizze furono acquistate per 10.000 Bitcoin, che all’epoca valevano 25$. Speriamo fossero particolarmente buone, dal momento che a novembre 2021 quel quantitativo di criptovaluta è arrivato a 700 milioni di dollari. 

Quando vide la luce, un BTC valeva 0,000763$; di contro, 1$ era pari a circa 1.300 BTC. 

Ovviamente, un asset che in 12 anni passa da praticamente 0$ a quasi 70.000$ è quantomeno volatile. 

La variabilità del prezzo agisce anche a ribasso: ci sono stati periodi di bear market (mercato ribassista) dove la quotazione ha avuto correzioni del 50% e più. 

A nostro avviso, a meno che non abbiate intenzione di fare trading stretto (aprire e chiudere posizioni a breve termine) e in caso crediate nella tecnologia crypto, la volatilità non deve spaventarvi. Se è vero che non conviene andare contro il trend di mercato quando si opera freneticamente, qualora abbiate orizzonti temporali medio-lunghi i ribassi possono essere sfruttati per accumulare (tramite PAC) BTC a prezzi più vantaggiosi. 

L’essere un ibrido tra una valuta e un asset ha anche dei punti di forza: in un’economia moderna dove la moneta tradizionale è creata dal nulla e può essere stampata a piacimento dalle banche centrali (come è stato fatto nell’ultimo decennio grazie al QE) ci si interroga sul reale valore del dollaro, dell’euro, etc. 

Specialmente in Paesi come l’Argentina e Turchia, non estranei ad un’inflazione (svalutazione del potere d’acquisto di una valuta – aumento dei prezzi nominali di beni e servizi) annuale insostenibile, le criptovalute (soprattutto il Bitcoin) giocano un ruolo cruciale: possono fungere da mezzo di pagamento non soggetto a politiche inflattive perché, vi ricordiamo, non possono essere creati più di 21 milioni di Bitcoin. 

Nell’articolo precedente (lo trovate nelle conclusioni) abbiamo infatti evidenziato l’interessante correlazione negativa tra l’andamento del DXY (l’indice del dollaro americano – US Dollar Index) e del Bitcoin, la quale conferma gli scopi ultimi della criptovaluta:  

  • Fornire un’alternativa decentralizzata al sistema di pagamento tradizionale 
  • Hedge (protezione) contro l’inflazione  
  • Conservazione (e accrescimento) nel tempo del valore della propria ricchezza 

Le finalità somigliano a quelle dell’oro. Non è una coincidenza che molti analisti vedano nella cripto Bitcoin “l’oro digitale” del futuro. 

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A differenza del metallo giallo, però:

  • È più facile ed economico conservare i BTC (non servono depositi fisici, assicurazioni, costi di storage, etc.) 
  • Le criptovalute possono essere trasferite da un wallet (portafoglio) all’altro in poco tempo
  • I BTC possono (e si pensa potranno sempre più) essere impiegati direttamente per l’acquisto di alcuni beni e servizi (l’oro invece va prima liquidato in valuta) 

    TASSO DI CAMBIO BITCOIN – DOLLARO

    Il primo tasso di cambio BTC-USD (ossia la quotazione di mercato che stabilisce per quanti dollari è possibile comprare/vendere un BTC; ovviamente vi è anche il BTC-EUR) risale al 2009 e fu estrapolato dal costo medio richiesto per ottenere un singolo Bitcoin (tramite mining; ne parleremo meglio in seguito). 

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    Il tasso di cambio indica quindi il prezzo di mercato dei Bitcoin. Oggi è la legge della domanda e dell’offerta a determinarlo, le quali possono variare in base agli scenari tecnologici, politici, legislativi ed economici-finanziari. 

    Chiaramente, nei periodi di maggiore euforia la domanda aumenta, portando ad incrementi di prezzo. Viceversa, quando è l’offerta ad essere nettamente superiore la quotazione diminuisce (ve la stiamo facendo molto facile). 

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    Spesso si usano i termini “prezzo” e “valore” in maniera intercambiabile, ma non è propriamente corretto. 

    Infatti, mentre la quotazione tende ad oscillare nel tempo in modo più o meno brusco a seconda delle dinamiche di mercato (maggiore forza rialzista o ribassista; il grafico sottostante riporta lo storico dei prezzi), il reale valore di Bitcoin resta intatto indipendentemente dalla quotazione: dal punto di vista tecnologico (blockchain), il network della criptovaluta è sempre stato solido e funzionante 

    tasso di cambio bitcoin dollaro

    GLI ORDINI DI BITCOIN SUL MERCATO

    Sui vari Exchange è possibile acquistare e vendere i Bitcoin e le altre criptovalute. 

    Gli investitori inoltrano un ordine di acquisto o di vendita, indicando la quantità da muovere e il prezzo al quale desiderano comprare/liquidare la posizione. 

    Tutti questi ordini vengono registrati in coda in ciò che viene chiamato “order book”.  

    Ad una certa quotazione di mercato si legano due prezzi molto importanti: 

    • Bid price (prezzo denaro in italiano): è il prezzo più alto che un compratore è disposto a pagare per concludere il trade 
    • Ask price (prezzo lettera in italiano): è il prezzo più basso al quale un venditore è disposto a liquidare la sua posizione 

    Il prezzo bid è sempre maggiore dell’ask e la loro differenza è definita in gergo “bid-ask spread”. Questo differenziale rappresenta il margine di guadagno dell’intermediario che permette il trade. 

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    Pertanto, potete comprare e vendere BTC secondo questi due prezzi, mentre una parte dello scambio viene mangiata dalle commissioni (esse cambiano da piattaforma a piattaforma, ma vi rientra sicuramente lo spread).  

    Notate bene: il bid-ask spread viene pagato su qualsiasi tipo di asset negoziato e scambiato, non solo sulle criptovalute. 

    STRATEGIE PER INVESTIRE IN BITCOIN

    Gli approcci possibili sono fondamentalmente due: 

    • Approccio da trader: i trader aprono posizioni di breve-medio periodo e si preoccupano molto dei movimenti di prezzo. La loro operatività è quasi del tutto slegata dal valore intrinseco dell’asset. Qualora sia possibile speculare sulla base di qualche notizia o di eccessiva euforia/paura, non si fanno scrupoli a scambiare asset di cui ignorano o disprezzano i fondamentali. Non sono però i cattivi della storia, poiché forniscono liquidità al mercato, il che è di cruciale importanza 
    • Approccio da investitore: è il mindset che consigliamo. Gli investitori si concentrano su ciò che c’è dietro l’asset, valutando in un’ottica di lungo periodo le proprie operazioni. Difatti, lo scopo della guida è darvi le basi per poter investire in BTC con consapevolezza. Un market agent di questo tipo può relativamente trascurare la volatilità, dal momento che i suoi orizzonti temporali sono molto ampi 

    Come dicevamo, la volatilità del settore è abbastanza elevata. Fare trading di criptovalute non è affatto semplice e c’è il rischio di venire spazzati via, specialmente se si opera con la leva finanziaria (volgarmente, la leva è un moltiplicatore dei risultati del trade per un certo multiplo – X2, X5, X10, etc.). 

    Con le monete digitali secondo noi non bisogna avere fretta. A parte che il potenziale guadagno è ancora difficile da ipotizzare, si rischia di vendere in perdita una posizione vincente. Pensate a tutti coloro che hanno comprato frazioni di BTC nel primo grande picco (che portò la quotazione a quasi 20.000$ – dicembre 2017). Moltissimi avranno venduto la posizione in perdita quando il prezzo è crollato del 60-70%. Tuttavia, il valore di mercato a novembre 2021 ha sfiorato i 70.000$: abbiate pazienza se credete nella rivoluzionaria tecnologia crypto. 

    » Trovate qui i migliori consigli per investire in criptovaluta e guadagnare « 

    Cionondimeno, niente vi vieta di speculare soltanto. In tal caso potrebbe essere utile conoscere l’analisi tecnica, potendo questa aiutare il trader ad ottimizzare il timing dell’operazione. 

    La speculazione non è il focus dell’articolo, quindi vi rimandiamo aGuadagnare con Plus500” dove trattiamo le basi dell’argomento. Suggeriamo la lettura anche agli investitori, in quanto è sempre bene sapere cosa sono e come interpretare: 

    • I volumi di scambio 
    • Le trendline, le resistenze e i supporti 
    • Le medie mobili 
    • Gli altri indicatori più importanti (MACD, RSI, etc.) 

      Un investitore convinto della bontà del progetto cripto, tendenzialmente, dovrebbe avere un piano di accumulo (PAC di Bitcoin) per accrescere la sua esposizione nel tempo e comprare a prezzi convenienti sfruttando proprio quella volatilità tanto odiata da alcuni. 

      In linea generale, i momenti migliori sono durante le fasi laterali (“sideways”; quando il prezzo oscilla in un intervallo più o meno ampio a seconda del mercato e degli indicatori di analisi tecnica. Un esempio è dato dal grafico sottostante. Potrebbe essere intelligente creare la nuova posizione quando il prezzo tocca il livello del supporto del canale) e nei bear market (nei periodi di correzione/crash).  

      supporti e resistenze

      Chiaramente, in quest’ultima ipotesi bisogna essere più audaci per comprare, ma riteniamo che un vero crypto enthusiast non si lasci scoraggiare dai ritracciamenti di prezzo, seppur violenti. 

      Potreste anche pensare di settare dei punti di ingresso durante i trend rialzisti (ed è giusto farlo se si è capaci), ma si corre il rischio di comprare a quotazioni eccessive (o addirittura ai massimi). 

      » Qual è la migliore criptovaluta su cui investire nel 2023? « 

      Le variabili che vanno tenute sott’occhio (mediante analisi on-chain ed economica) poiché in grado di influenzare la domanda (e quindi il prezzo), secondo noi, sono le seguenti:

      • Numero di BTC presenti sugli Exchange: molti investitori mettono i propri Bitcoin in portafogli hardware/desktop. Quando il numero di BTC presenti sugli Exchange aumenta potrebbe dunque significare che gli operatori si stiano preparando a liquidare le proprie posizioni (con conseguente diminuzione di prezzo). La relazione è pertanto inversa. Glassnode.com fornisce una metrica di questa variabile. Ancora, le variazioni di prezzo possono essere rinforzate dal movimento dei BTC sugli Exchange (un trend ribassista allarma maggiormente se contestualmente il numero di monete pronte ad essere liquidate sui marketplace aumenta in modo considerevole) 
      • Costo del mining: tendenzialmente, i miner, ovvero coloro che creano la criptovaluta, fanno holding di lungo periodo (detengono per molto tempo i BTC prodotti) irrigidendo così la liquidità dell’offerta (il che mantiene basso il numero di BTC sugli Exchange). Tuttavia, quando il costo del mining per singola moneta (ossia il costo in termine di hardware ed energia elettrica necessario per generare la cripto) supera la quotazione di un Bitcoin essi lavorano in perdita/alla pari. Tale fenomeno, se prolungato, potrebbe portare ad una parziale liquidazione dei loro possedimenti (incrementando l’offerta sugli Exchange e abbattendo il prezzo; probabile bear market) e disincentivarli dal proseguire la propria attività (minore competizione e difficoltà di mining; nei prossimi lavori capirete le implicazioni di ciò) 
      • Valore del dollaro e politiche monetarie: il BTC dà un’alternativa al dollaro americano e ha l’obiettivo di conservare il valore della ricchezza dei detentori. In linea teorica, l’andamento dei Bitcoin è contrario a quello dell’USD (correlazione negativa tra l’andamento del DXY, l’indice del dollaro americano, e dei Bitcoin) 
      • Novità su regolamentazioni e ban: bannare le criptovalute è compito davvero arduo, ma in passato diversi Paesi ci hanno provato, specialmente la Cina (es. ban del mining). Il prezzo, soprattutto nel breve termine, può diminuire. Idem per una regolamentazione estremamente oppressiva 
      • Altre notizie varie ed eventuali sul mondo delle criptovalute 
      • L’adozione di BTC come valuta a corso legale: El Salvador è stato il primo Stato ad approvare Bitcoin come moneta legale nel 2021. Una notizia del genere è sicuramente da considerarsi positiva per il settore 
      • L’accettazione del Bitcoin come mezzo di pagamento da parte di realtà consolidate: Tesla nel 2021 ha dichiarato che avrebbe accettato i pagamenti in BTC per i propri prodotti (anche per le vetture), causando un forte aumento della quotazione. Successivamente, Elon Musk ha sospeso l’iniziativa, che però rimane ancora suggestiva e possibile in futuro 
      • Il sentimento di mercato: andare contro il trend può essere davvero pericoloso se si vuole fare trading. Invece, potrebbe essere una buona idea accumulare BTC a prezzi stracciati nei periodi ribassisti (qualora siate investitori long-term e crediate fortemente nella criptomoneta; è sicuramente utile controllare il sopracitato RSI e creare punti di ingresso nelle situazioni di ipervenduto). In caso la paura sul mercato diventi eccessiva potrebbe esservi a breve un’inversione di tendenza (con gli annessi rialzi). Viceversa, quando gli operatori sono incredibilmente avidi e c’è troppa euforia nel settore la situazione potrebbe presto cambiare, portando a correzioni e trend negativi. Per monitorare il mood potete consultare il famoso “Fear & Greed Index

          DOVE COMPRARE BITCOIN

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          CONCLUSIONI

          In quest’articolo abbiamo visto come monitorare il prezzo di un BTC (basta googlare BTS-USD) e come si è evoluta la quotazione nel tempo.  

          Gli approcci all’acquisto adottabili sono due, ma noi suggeriamo quello da investitore così da poter ignorare relativamente la volatilità di breve periodo.  

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          Se desiderate avere una concezione completa di ciò che accade sul network Bitcoin vi consigliamo di proseguire con la lettura, seppur non sia assolutamente necessaria per cominciare ad investire in criptovaluta.  

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